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Daymare 1998 PS4

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La trama racconta di un centro di ricerca situato vicino al villaggio di Keen Sight, dove la fuoriuscita di una sostanza chimica ha trasformato tutti i dipendenti in zombi assetati di sangue. In realtà questa è solo la prima parte della storia, che si dipana in più episodi, dove si visitano i dintorni del centro di ricerca, e mette nei panni di tre diversi personaggi: un soldato d'élite con pochissimi scrupoli, un pilota d'elicotteri con ancora meno scrupoli di lui e un ranger con qualche problema medico. Gli avvenimenti che hanno portato alla crisi sono raccontati dai molti documenti che si trovano esplorando.

La particolarità è che quelli essenziali si possono leggere direttamente in gioco, mentre altri forniscono dei codici che vanno inseriti in un sito web per avere accesso al contenuto. In generale i testi sono lunghi e danno molte informazioni su ciò che è accaduto: forse troppe in alcuni casi, tanto che, al netto dei colpi di scena, alcuni dei fatti principali vengono svelati con un po' troppa frettolosità da scrittori fin troppo desiderosi di farci capire tutto.

Gameplay e interfaccia

Lì dove Daymare: 1998 dà il meglio di sé è nell'atmosfera, curatissima grazie a una sapiente costruzione delle scene e a un uso accorto del sistema d'illuminazione. Durante il gameplay si visitano ambienti interni ed esterni, tutti rappresentati in modo cupo e drammatico, siano essi il già citato centro di ricerca, oppure un villaggio lacustre contaminato, o ancora un bosco. Va notato che la sequenza delle aree da cui è composto il gioco sembra una lunga catena di citazioni di titoli differenti, citazioni di cui del resto abbonda l'intero gioco, tra locandine di film, riferimenti nei documenti e quant'altro. Notevole anche lo studio dell'interfaccia che, come già detto in fase di anteprima, è completamente diegetica all'azione (ripetiamo la parola diegetica perché pare esservi piaciuta assai), ossia è tutta interna al mondo di gioco.

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